“Ho vent’anni, ma a volte è come se ne avessi la metà. Ogni mia scelta sembra dover passare da un filtro che non è il mio, e qualunque tentativo di ribellarmi finisce sempre nello stesso modo: “io so meglio di te”. Ci sono giorni in cui mi sento osservata in ogni gesto, come se fossi un progetto da modellare e non una persona libera. Lei dice che lo fa per amore, che un giorno le darò ragione, che sto vivendo un percorso che mi ringrazierò da sola. Io invece sento solo un peso sul petto.
Ho provato a spiegare che ho bisogno di spazio, ma ogni volta vengo zittita con la stessa frase: “un giorno capirai”. Eppure io capisco già adesso, e quello che vedo non mi piace. Non mi sento capita, né ascoltata. Sembra che la mia vita sia una collezione di regole che non ho mai scelto io. Forse ha paura di vedermi sbagliare, ma io so solo che così non respiro più. E il paradosso è che più cerca di proteggermi… più mi spinge a scappare.”



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