“Ci sono eventi che ti segnano. Il mio pranzo con la famiglia di Piero, il mio ragazzo, è stata uno di quelli. Io ci avevo messo entusiasmo: un vestito carino, una bottiglia di vino pregiato (visto che faccio la sommelier), la voglia di fare buona impressione. Sua madre, Alessia, donna sofisticata e di alta classe, invece, credo avesse altri piani.

Non so se ci avete mai parlato con una persona che ti guarda dall’alto al basso anche quando è seduta. Ecco, quella è stata tutta la serata: battutine sulla mia altezza “quanto sei minuta, sembri ancora una liceale”, commenti sul mio lavoro “certo che fare la cameriera di lusso non dev’essere facile”, e il gran finale: un pranzo a base di carne rossa, sapendo perfettamente che sono vegana.

Il colmo? Quando ha tirato fuori gli album di famiglia e si è soffermata per mezz’ora sulle foto del figlio con la sua ex, che per lei era “perfetta”: alta, elegante, “con un lavoro serio”. Io ridevo per non urlarle in faccia. Tornata a casa ho pianto e mi sono sfogata con Piero. Lui, imbarazzato, le ha chiesto di scrivermi per chiarire e scusarsi.

Peccato che la chat abbia preso una piega leggermente diversa.”

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