“Quando diventi mamma ti rendi conto di quante persone si sentano in diritto di darti consigli non richiesti.

Tutti sanno sempre cosa è meglio per tuo figlio, tutti vogliono prenderlo in braccio, baciarlo, “aiutarti” a modo loro.

Io non ci sto.

Abbiamo scelto di crescere nostro figlio in modo consapevole: prodotti bio, niente profumi chimici, contatti limitati per evitare germi e sovrastimoli.

Sono io che passo le notti sveglia, che allatto ogni due ore, che mi preoccupo se respira troppo piano o troppo forte.

Non tollero leggerezze: la gente deve capire che un neonato non è un giocattolo.

Così ho scritto un regolamento.

Semplice, chiaro, ufficiale.

Contributo economico per latte e pannolini: chi ci tiene davvero, può fare la sua parte.

Prenotazione visite: il rispetto del nostro tempo è importante.

Regole igieniche e comportamentali: zero rischi.

C’è chi mi ha criticata (tra cui mia sorella, ci credete?), ma sono sempre gli stessi che pensano che un bambino cresca “con l’amore” e basta.

Non è questione di soldi, è questione di rispetto.

Voglio solo che le persone intorno a noi capiscano che questo bambino è la nostra priorità assoluta.

E chi non è disposto ad accettare le nostre regole, non ci serve vicino.”

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