“Cercare casa in affitto in Italia è diventata un’impresa che sembra non finire mai. Da mesi passo le mie giornate a scorrere annunci, fare telefonate, visitare appartamenti che spariscono dopo poche ore o che hanno prezzi fuori da ogni logica. Nonostante io abbia un buon contratto di lavoro e ottime referenze, ogni volta c’è qualcosa che non va: richieste assurde, condizioni che cambiano all’ultimo momento, silenzi improvvisi da parte dei proprietari. È frustrante perché sembra che, al di là dei documenti e delle garanzie, entri in gioco altro: pregiudizi, diffidenze e tanta, tanta disciminazione che ti fanno sentire sempre in difetto, come se stessi chiedendo un favore invece di proporre un accordo equo. Non è facile accettare che ancora oggi, per un ragazzo come me, trovare un appartamento possa trasformarsi in una lotta continua, dove la correttezza e la trasparenza non bastano. Ho provato a non scoraggiarmi, a pensare che prima o poi avrei trovato la soluzione giusta, ma ogni “no” ricevuto pesa più del precedente. Eppure, niente mi aveva preparato a quello che sarebbe successo quest’ultima volta. Questa conversazione è stata la più terribile e sconvolgente di tutte.”

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