“Mi hanno detto i miei figli che ormai è ora di pensare al testamento.
Beh, io una decisione ce l’ho già in mente… ma non credo proprio che sia quella che si aspettano.

Ho sessant’anni, e secondo i miei figli “alla mia età bisogna pensare a sistemare le cose”. Da un po’ di tempo continuano a ripetermi che dovrei fare il testamento, che così almeno “si evitano problemi dopo”. Io li ascolto in silenzio, faccio finta di annuire, ma dentro di me penso che forse un testamento lo farò davvero, solo che non sarà affatto quello che loro immaginano. Perché la verità è che da anni i miei figli non fanno altro che deludermi: pretese, risposte sgarbate, mancanza di rispetto. Non c’è mai una parola gentile, mai un gesto di affetto sincero. Io li ho cresciuti, li ho sostenuti anche nei momenti più difficili, e adesso che dovrei sentirmi ricambiata mi ritrovo solo a fare i conti con il loro egoismo.

Così ho iniziato a pensarci seriamente: chi merita davvero quello che ho costruito con sacrifici? Chi mi è stato accanto senza mai chiedere nulla in cambio? E la risposta l’ho trovata davanti ai miei occhi, ogni giorno, silenziosa, fedele, con uno sguardo che dice più di mille parole. Forse non sarà quello che gli altri si aspettano, forse sembrerà assurdo, ma io ormai ho deciso.”

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