“Mi chiamo Matteo, ho 34 anni e vivo a Londra da quasi dieci anni. Ho cercato di costruirmi una vita lontano dalla mia famiglia, convinto che fosse l’unico modo per sopravvivere a quel peso che sentivo dentro. Ma adesso tutto mi sembra…sbagliato. Quando ho saputo da mia sorella che mio papà ci ha lasciati, qualcosa dentro di me si è spezzato in mille pezzi. Non tanto per la perdita in sé, quanto per il fatto di non essere lì, di non aver fatto abbastanza, anzi…nulla.

So che Chiara ha ragione. Lo sento ogni volta che provo a parlare con lei, e finisco solo per peggiorare le cose. Lei ha dovuto affrontare tutto da sola, portare sulle spalle un dolore che io ho ignorato, o peggio, evitato. Questa verità mi sta consumando dall’interno, e non so come chiedere perdono quando so che certe cose non si possono riparare. Vorrei poter tornare indietro, ma so che è impossibile.

Sto perdendo la mia famiglia pezzo dopo pezzo, e la cosa peggiore è che mi sto perdendo anche io.

Ora che è passato qualche tempo, voglio dire a chiunque che, come me, si trova lontano da casa o ha rapporti complicati con la famiglia a causa di vecchi dissapori…perdonatevi a vicenda. Ricucite i pezzi, parlate anche se fa male. Non lasciate che vadano perduti giorni, ore, momenti che un giorno saranno preziosi e irrecuperabili. Il tempo non torna indietro. Papà non tornerà. E credo che anche mia sorella sia ormai una persona che non conosco più.”

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