“Ciao spunte blu, mi chiamo Maria Chiara, e non sono una che ama esporsi. Non ho mai avuto lo spirito da guerriera, non ho mai rincorso nessuno. Ma quando senti che qualcosa di tuo sta per scivolarti via, capisci che la dignità non è solo stare in silenzio: a volte è anche il coraggio di parlare.
Ho scritto a Vanessa, una donna che non conosco ma che da un po’ vive nei pensieri di mio marito. Non so bene cosa sia successo e non lo voglio sapere… ma so che c’è stato qualcosa. Non saprei come spiegarlo, ma è quell’intuizione che ha una moglie quando qualcosa cambia. Semplicemente lo sai. Ho pensato di parlarne con lui. Ma poi mi sono resa conto che il vero ago della bilancia non era lui, ma lei. E allora ho scelto di parlarne con lei.
Non per implorarla, non per umiliarmi. Ma per spiegarle con chiarezza che Giacomo, con tutte le sue contraddizioni, è la mia felicità. L’ho scelto e continuo a farlo, anche ora che mi fa male. Ho capito fin dove ero disposta ad arrivare quando le ho chiesto di lasciarmelo. Lei può avere tutti e non vuole davvero lui, mentre io voglio solo lui, degli altri non mi interessa. Le ho chiesto di non far succedere niente…. Senza insulti, senza vendette. Solo con la forza di chi ama davvero.
Lei ha capito. Ha esitato ma alla fine mi ha ascoltata. Ha promesso di lasciarlo andare, di allontanarsi con delicatezza. E no, non mi ha fatto sentire piccola. Al contrario, per un attimo, ho sentito di avere il controllo della mia vita.
Forse non servirà a salvarci. Forse tra qualche mese dovrò affrontare un’altra donna, scrivere un altro messaggio. Ma oggi so di aver fatto qualcosa che mi somiglia: proteggere il mio amore con dignità.
Non sempre amare significa restare in silenzio. A volte amare è esporsi, chiedere, mettersi a nudo. A volte amare è scrivere a chi può distruggerti e chiederle di non farlo.”



CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”
Commenta con Facebook