“Non so spiegare bene cosa succede al tuo corpo quando pensi di stare per morire. Non è come nei film. Non c’è un momento epico, nessun rallenty con la musica in sottofondo. C’è solo un vuoto improvviso. Un gelo che parte dalla pancia e ti blocca anche il respiro. Io me lo ricordo bene, quel momento. Ero seduta sul divano, avevo appena finito di mangiare un panino con la frittata e le zucchine, un piccolo piacere che d’estate mi concedo sempre a colazione. Stavo anche bene. Ho scritto al mio medico perché doveva darmi alcune risposte su alcuni esami che avevo fatto. Poi ho letto un messaggio. Tre righe. E in un attimo, la mia vita ha cambiato forma. Ho pensato ai miei genitori, a mia sorella, al mio ragazzo. Ho pensato a tutte le cose che non avevo ancora fatto. Ho iniziato a sentire male ovunque anche se, due minuti prima, non avevo nulla. Il corpo ti gioca strani scherzi quando entra nel panico. Il fatto è che, alla fine, sono ancora vivo. Mando queste conversazioni, anche se è un gesto rischioso, per sensibilizzare, per quello che è accaduto a me non dovrebbe accadere mai a nessuno.”

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