“Lo so già che qualcuno dirà che sono viziata, ma io ci ho sempre creduto nel rapporto padre-figlia.

Siamo rimasti solo io, lui e mio fratello dopo che mamma è venuta a mancare due anni fa, e per quanto il nostro rapporto non sia mai stato super stretto, ho sempre pensato che certe cose nemmeno andassero chieste.

Che ci si capisse da soli, come famiglia. Lui mi ha sempre detto che, se avevo bisogno, c’era.

Che dovevo pensare a me, alla mia serenità. E quindi sì, ora che finalmente mi sono decisa a sistemare una cosa che mi porto dietro da quando sono ragazzina… io mi aspettavo che mi aiutasse.

Non è un capriccio, non è “solo estetica”. È una cosa che mi toglie sicurezza da anni, che mi fa sentire in difetto anche con le persone che ho vicino.

Ma quando gli ho chiesto una mano, la sua risposta non è stata quella che mi aspettavo. E mi ha spiazzata.

Perché io davvero pensavo che lo avrebbe fatto, come aveva sempre detto. Forse ho sbagliato io a fidarmi. Forse certe promesse valgono solo quando non c’è da tirare fuori niente.

Io intanto mando la chat anche a voi di Spunte. Perché è giusto che si sappia che razza di padri ci sono in giro.”

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