“Ciao! Sono Lidia, studentessa universitario e oggi vi mando una chat che, credetemi, vale la pena leggere. Non è la solita conversazione noiosa o banale, ma uno spaccato della vita che ogni studente, credo di ogni generazione, ha dovuto in qualche modo vivere!
Da anni, il mio compagno di università Riccardo è una presenza costante nella mia vita, quasi un’ombra che non mi lascia mai in pace. Ogni volta che c’è una manifestazione, uno sciopero o una protesta organizzata dai collettivi studenteschi, lui è lì, pronto a trascinarmi con sé. Si presenta come un guerrigliero moderno, un paladino della giustizia sociale, sempre pronto a combattere la “casta” e a difendere i diritti degli studenti proletari. Ma è davvero così?
Con il suo entusiasmo da rivoluzionario, nasconde un lato che forse non tutti conoscono. Mentre lui parla di lotta e sudore, io mi chiedo: chi è davvero lo studente che cerca di cambiare il mondo con le proprie forze? Chi è quello che si fa in quattro per conciliare studio, lavoro e vita personale? E chi, invece, si permette il lusso di vivere comodamente, spendendo soldi come se piovessero, mentre predica uguaglianza e rivoluzione?
Sono curiosa di sentire le vostre opinioni, perché questa storia non riguarda solo me e Riccardo, ma tutti noi e il modo in cui viviamo (o fingiamo di vivere) certi ideali… perché esiste chi crede e si batte per grandi idee e chi invece le sostiene solo le domeniche in cui si annoia troppo, rovinando l’immagine di tante persone che il mondo lo vogliono cambiare davvero!”




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