“Non pensavo che mia madre avrebbe mai cambiato idea su Alessia. Fino all’ultimo respiro, sembrava incapace di ammettere di aver sbagliato, di averla trattata male, di aver reso la nostra relazione un campo minato. E invece, eccoci qui: il testamento è arrivato e dentro c’è il suo nome. Venti mila euro.

Non a me. Non a mio fratello. A lei.

Ho aperto la lettera con le mani che tremavano. Forse era un errore, forse voleva solo lasciarle un insulto finale. E invece no. Poche parole, scritte in una grafia incerta: “Sei stata la più sincera con me. Avrei dovuto capirlo prima.”

Mia madre, che non ha mai ammesso nulla, che l’ha sempre guardata con sufficienza, ora le lascia un’eredità? Mi sembra quasi una sfida, l’ennesimo gioco di potere. Perché so già che Alessia non vorrà quei soldi. So già che per lei saranno un peso. Ma io? Io voglio solo vedere come reagirà.”

CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”