“Vi scrivo perché ho bisogno di un parere, anzi, del verdetto della vostra “giuria del pubblico”. Vi spiego in breve cosa è successo e allego anche la chat completa, così potete giudicare con i vostri occhi (e magari farmi sentire meno sola in questa follia).

Qualche giorno fa mi è arrivata una notifica della banca per un acquisto fatto con la carta bancomat di mio marito. Importo abbastanza contenuto, nulla di strano… finché non controllo il negozio: una boutique di lingerie! Ora, io sono una persona pratica, diretta, e soprattutto non sono una che si fa illusioni. Così ho scritto subito a mio marito chiedendo spiegazioni.

Lui, con il tono più innocente del mondo, mi risponde che sì, ha comprato un completino intimo. E no, non era per me. Lo ha preso per una collega, Lidia. “Ma è per il Secret Santa dell’ufficio!” mi ha detto, come se fosse la giustificazione più logica del mondo.

Ora, vi chiedo: da quando regalare un completino intimo a una collega è una tradizione natalizia normale? Mi sono arrabbiata, ovviamente, e lui ha cercato di rimediare proponendo di “provarmi” che era tutto un malinteso ma non sapeva nemmeno rispondere a perché il completino fosse “l’idea più adatta” per lei.

Alla fine della chat non so più cosa pensare. Da un lato, voglio credere che abbia davvero solo un pessimo senso dell’umorismo e un ancora peggiore gusto per i regali. Dall’altro, il dubbio che dietro questa storia ci sia qualcosa di più mi sta divorando.

Quindi eccomi qui. Chiedo a a tutti i lettori:
Sto esagerando? È un classico caso di uomo incapace di pensare prima di agire, o devo iniziare a preoccuparmi sul serio?

Aspetto i vostri commenti (e magari un po’ di conforto).”

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