“Dovevo sposarmi con Alice. Ma le cose sono andate malissimo per colpa del wedding planner.
Questa storia ancora mi rimbomba in testa come fanno i boati nucleari. La notte ancora sogno del giorno del mio matrimonio, dei preparativi, del wedding planner.
La mia futura moglie non voleva fare tutto da sola. Si sentiva stressata, mi ha detto. Un giorno quindi mi presenta Tommaso, il wedding planner, un uomo giovane, bello, che sembrava più un venditore di automobili usate che un wedding planner. Sempre in giacca a cravatta, capelli ingellati scuri folti tirati indietro, un tuffo nel profumo prima di uscire.
Aveva modi molto seducenti e a pelle ho subito pensato che di lui non potevo fidarmi. Ma la mia ragazza mi diceva che ero paranoico, mi diceva che ero il solito geloso. Non ho mai avuto intuito per niente e quindi mi sono dato una calmata.
Però erano tante sere che la mia ragazza faceva tardi per discutere con Tommaso dei preparativi del matrimonio. Finché una sera non li ho seguiti. Così pian piano ho scoperto la verità sulla trappola in cui stavo per cadere.”
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