“Prima di conoscere Alessandro ero una ragazza indipendente, e con un’autostima abbastanza forte. Ovviamente anche io come tutti ho le mie insicurezze eh, ma mai così tante come quando sono stata con lui.

Mi criticava sempre, in modo velato, facendomi passare le critiche come suggerimenti, o volermi aiutare, ma in realtà era solo un modo per farmi sentire più insicura.

E io ho cominciato a crederci a quello che diceva, perché lo mescolava con gesti di affetto, parole dolci e tante carinerie.

Poi mi ha confuso ancora di più, perché ha cominciato a voler stare da me sempre più spesso. Ho pensato: bene! È perché mi ama e vuole stare con me!

Invece voleva solo usare casa mia come punto d’appoggio per farsi i fatti suoi… dato che io ho un appartamento in una zona centrale, e lui abita ancora con i suoi in culonia.

Non me ne sono accorta subito. All’inizio aveva camuffato bene le sue intenzioni, come vi dicevo, con il tempo ha iniziato ad essere scostante, ad accusarmi di stargli troppo addosso se gli facevo una qualsiasi domanda, a stressarsi se chiedevo un po’ di attenzioni.

Era diventato una specie di ospite, di cui però dovevo occuparmi io: cucinare, lavargli i panni, fare la spesa.

Stavo già pensando che la cosa non poteva continuare. Poi lui mi ha servito l’occasione su un piatto d’argento.”

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