“Ciao mi chiamo Maria Rosaria. Era da tempo che sentivo puzza di bruciato quando il mio ragazzo Oreste mi diceva di avere impegni con amici e parenti e siamo arrivati al colmo quando “si è ricordato all’ultimo” di invitarmi al compleanno di sua nonna. Precisamente,  si è ricordato un’ora prima dell’inizio della cena e poi l’ho beccato con un mazzo di rose in macchina e ha detto che erano per lei. Questo mi ha fatto sospettare tantissimo e quindi ho detto che non sarei potuta andare e l’ho seguito. Vi giuro che non sarei mai arrivata a tanto se non avessi avuto il forte sospetto che qualcosa non andasse. Ultimamente tornava tardi dal lavoro, aveva cambiato modo di vestirsi e faceva strani ” turni extra” . Il risultato finale? Leggete con i vostri occhi. Povere nonne e mannaggia a tutti quelli che le usano come scuse o per coprire i loro guai…se solo la nonna di Oreste sapesse cosa lui combina….sapete come lo combinerebbe? Che amarezza ragazzi, non ci si può più fidare di nessuno!”