“Da qualche settimana, Luca mi osservava con uno sguardo diverso, più sospettoso. Aveva iniziato a fare domande insistenti, chiedendomi dove vado, con chi sono e perché non gli rispondo subito ai messaggi. Io cercavo di tranquillizzarlo, ma più provavo a spiegare, più lui sembrava convinto che ci fosse qualcosa che non gli stavo dicendo. Le sue accuse erano sempre più pesanti. La tensione tra noi era diventata insostenibile. Luca credeva che gli stia nascondendo qualcosa, e, in un certo senso, aveva ragione. Mi sentivo in colpa per i suoi sospetti, ma non potevo rivelargli la verità. Ogni tentativo di rassicurarlo finiva solo per peggiorare la situazione, e vedevo il suo sguardo diventare sempre più scuro. Ogni volta che cercavo di parlargli, era come se costruissi un muro più alto tra noi. Ma non potevo cedere. La situazione non era delle migliori e quindi, dato che ero pienamente dalla parte della ragione, non potevo cedere e dirgli subito la verità. Quello che è certo è che niente accade per caso e determinate situazioni sono solamente il risultato di quanto coltivato in precedenza.”

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