“Ho conosciuto Giorgio durante una delle mie solite pause caffè tra una lezione e l’altra all’università. Era una giornata piovosa… di quelle che hai solo voglia di staccare la spina e prenderti un bel cappuccino caldo e farti due chiacchiere con una faccia amichevole. Così, sono entrata nel bar di fronte al campus, dove lui lavorava come cameriere.
Appena sono entrata, ho notato subito il suo sorriso, come ogni volta che entravo in quella caffetteria. Sapete quando qualcuno ha quell’aria di chi conosce tutti e ti fa sentire subito a casa? Ecco, lui è così. Mentre mi preparava il caffè, abbiamo iniziato a chiacchierare e in un attimo eravamo già a parlare di libri, dei miei esami e della sua vita.
Giorgio è più grande di me, ha 38 anni, e inizialmente la differenza d’età mi faceva un po’ strano. Ma la sua maturità e il modo in cui parlava delle sue esperienze mi hanno subito affascinata. Io ho 23 anni, sono una studentessa di quelle un po’ secchione, ma mi piace studiare, è un po’ il mio rifugio quando le cose fuori si fanno difficili. Lui al contrario di me, molto espansivo, ha sempre lavorato e viaggiato tantissimo. I suoi racconti mi hanno davvero affascinata, era bello ascoltarlo…
Dopo quel primo incontro, ho iniziato a tornare spesso al bar. Non solo per il caffè (che era davvero buono), ma soprattutto per la sua compagnia. Poi mi ha chiesto di uscire, e ci siamo visti per qualche appuntamento.
Tutto ad un tratto è sparito.”
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