“Ciao a tutti di spunte, io sono Alice e ho 28 anni, quasi 29. A breve mi laureo in filosofia, contro ogni desiderio della mia famiglia. Ci ho messo più del dovuto, ma questo perché da anni lavoro a tempo pieno in un’azienda super dinamica, dove mi sento davvero apprezzata ma che assorbe molto del mio tempo. I miei colleghi e capi riconoscono il mio impegno, e questo mi rende felice. E penso sia importante fare un lavoro che piace al di là dei soldi. Ma c’è un problema: la mia famiglia. Io arrivo da una famiglia benestante, ma tutto quello che è stato fatto per me mi è stato fatto pesare enormemente. Non mi sono mai sentita all’altezza, soprattutto rispetto a mio fratello, il medico di successo di casa.

Mia madre non perde mai l’occasione per sminuire i miei risultati. Ogni volta che parlo del mio lavoro o dei miei successi, lei mi interrompe per raccontare quanto sia orgogliosa di mio fratello. Non importa quanto mi impegni o quanto bene faccia nel mio lavoro, per lei sembra non essere mai abbastanza. Le nostre conversazioni finiscono spesso in discussioni, con lei che mi fa sentire sempre inferiore.

Nei messaggi le parlavo di una cosa per me importante, e speravo che in questa occasione avrei avuto il minimo del sostegno che si può pretendere dalla propria famiglia, ma anche adesso lei, e loro in generale, hanno dimostrato che di me non gliene può fregare nulla.

Sinceramente è frustrante, e doloroso, ma cerco di restare concentrata su ciò che conta davvero per me e di non farmi abbattere dalle sue parole.”

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