“Lo so, lo che vi sembrerà assurdo ciò che leggerete, perché, tutt’oggi, è ancora assurdo anche per me. No, non mi chiamo Lucia, ma Matilde, e il mio promesso sposo non si chiama Renzo, ma Giorgio. Io e Giorgio stiamo insieme da tre anni; lui proviene da una famiglia ricca di imprenditori della Lombardia, mentre io ho una famiglia normalissima, che non naviga nell’oro ma che di sicuro possiede qualcosa che vale di più dei soldi e della fama: i valori umani. Fatta questa premessa, amici di Spunte Blu, questa non è una storia divertente, ma una storia alquanto triste e preoccupante, che secondo me vi sconvolgerà abbastanza. I genitori di Giorgio hanno sempre cercato di dividerci, mi hanno sempre fatta sentire fuori luogo e in difetto, e non mi hanno mai accettata. Sono persone che tengono tanto all’immagine della loro famiglia e frequentano persone importanti; quindi, ovviamente io non andavo bene per loro figlio. Una povera segretaria… Le cose non sono mai andate bene tra me e loro, ma Giorgio non ha mai ascoltato le loro opinioni e, tra noi, ha sempre vinto l’amore. Quando abbiamo deciso di sposarci sapevamo che non l’avrebbero presa bene, ma mai mi sarei immaginata un finale del genere…”
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