La borsa della discordia

“Ciao, sono Francesca e mi reputo una brava ragazza, indipendente, corretta e molto alla mano. Non sono una che se la tira o che si crede chissà chi, nemmeno una persona che pensa che sia l’uomo che deve pensare a tutto e che noi donne dobbiamo essere le principesse sul pisello, servite e riverite. Anzi assolutamente il contrario. Certo, se mi viene detta una cosa mi aspetto che venga mantenuta e rispettata. Dare la propria parola è sacro per me, in qualsiasi caso e ambito. Per questo mi sono molto alterata con il mio ex ragazzo quando non ha mantenuto la parola data nel comprarmi una borsa che volevo. Io poi ho il feticcio delle borse, le adoro e quando vedo che una borsa di Gucci è in sconto la voglio più di tutto. In ogni caso la mia storia d’amore, se così la si può chiamare, con lui non è nemmeno durata tanto. Solo sette mesetti, ma in questi mesi ci sono sempre stati degli atteggiamenti stravaganti da parte sua. Io ho la macchina e posso guidare, ma lui ci teneva a prendermi con la sua. Ha pagato ogni cena ed era effettivamente molto galante e carino. Non che siano cose che mi piacciono molto o esigo, ma certo se uno lo fa io lo apprezzo. Non apprezzo però quando questo genere di cose diventano un’ossessione. Ed è quello che è successo con lui, che ha 30 anni, ha un lavoro e si chiama Giacomo. Io ho la stessa età, un lavoro col quale guadagno benissimo e vi giuro che volevo quella maledettissima borsa!”