“Care Spunte Blu, vi leggo sempre con piacere e da qualche tempo pensavo di condividere la mia storia con voi.
Perché è una storia davvero particolare, magari qualcuno l’avrà anche letta sul giornale, magari un giornale locale. Sono cose straordinarie che però capitano sempre più spesso.
Già, una mattina mentre io e mia moglie stavamo uscendo presto per andare a correre (sono io che la costringo) sentiamo uno strano rumore appena fuori dal portone, accanto alla cassetta delle lettere del condominio. Ci giriamo e vediamo una busta e sentiamo come un miagolio.
Pensavamo si trattasse di gattini abbandonati ma quando apriamo la busta, scopriamo che si tratta di un bambino. Piangeva, infreddolito. Mia moglie l’ha preso in braccio e se l’è messo sotto la maglia per coprirlo. Appena l’ha preso in braccio ha smesso di piangere.
Dovete sapere che qualche mese prima mia moglie ha perso due bambini. Il primo era di pochi mesi, mentre il secondo era quasi arrivato al termine.
Soprattutto la seconda gravidanza è stata un dolore immenso per entrambi, ma soprattutto per lei.
Trovare quel fagottino ci è sembrata la risposta alle nostre preghiere.
Pensavamo di poterlo tenere con noi…e vi lascio leggere il resto perché ne vale la pena!”
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