“Ciao Spunteblu…mi chiamo Francesco e quella che sto per inviarvi è forse la conversazione su WhatsApp più importante di tutta la mia vita…
I miei genitori mi hanno avuto da giovanissimi, per errore…avevano 16 anni e quando sono nato mio padre non ha avuto il coraggio di prendersi le sue responsabilità ed è sparito nel nulla. Sono cresciuto da solo con mia madre, che mi ha protetto e amato dal primo giorno, anche se non sapeva come fare, anche se era solo una ragazzina. Per me ha fatto e continua a fare enormi sacrifici, mi ha fatto studiare e mi ha reso l’uomo che sono adesso. Non mi ha mai parlato male di mio padre, mi ha sempre detto che era solo un ragazzino e che non tutti riescono a diventare genitori così, all’improvviso. Io ho passato tanti anni a smaltire la rabbia, a vedere i miei amici con i loro padri e sentirmi morire. Poi ho deciso che non ne valeva la pena…che restare arrabbiati non serve a niente…e così ho cercato il numero di mio padre per settimane…e poi quando l’ho trovato ho deciso di scrivergli…”
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