“Non mi vergogno a dire che sono molto giovane ed anche per questo abbastanza nuovo al mondo del lavoro. Mi sono sempre dato da fare, nessuno lo negherebbe, però non ho mai avuto un vero lavoro di quelli che ti presenti ogni giorno nello stesso posto a fare pressoché le stesse cose. Per questo motivo, almeno fino a pochi giorni fa, ero molto grato ad Enzo, molto amico di mio padre nonché proprietario di un ristorante vicino a casa e che, gentilmente, mi ha preso a lavorare da loro come cameriere. La paga, pur non intendendomene molto, è piuttosto bassa ma appunto è il mio primo lavoro, ho voglia di fare, e ho bisogno di qualche soldo per le mie spese e per cominciare a diventare indipendente. Ho concluso il mio primo giorno e direi di essere andato bene, ho scritto ad Enzo per avere conferma e lui mi ha mostrato quale sarebbe stato il mio “reale” compenso, molto distante da quello concordato. Lo ribadisco, non me ne intendo, ma le sue motivazioni a mio parere rasentano l’illegalità e adesso mi trovo in una situazione insostenibile dalla quale non so come uscire.”

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