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“Sono Anna di nuovo. Ciao. Mia figlia mi ha dato 50 euro. Da un lato sono felice ma dall’altro davvero mi sento a terra.

Scusate se vi scrivo ancora. Siete il mio unico sfogo. Ho una vita sociale pietosa. Grazie per i vostri commenti. Lo so che mia figlia sembra insopportabile, ma ha sofferto molto e quindi la capisco in parte…

Mi sento molto in colpa con lei e per questo non riesco a reagire come molti mi avete suggerito. Abbiamo passato anni difficili, anni di solitudine in cui non godevamo nemmeno della compagnia l’una dell’altra. Non è facile crescere una figlia da sola, molti di voi sicuramente lo sanno.

Mia figlia mi ha dato questi 50 euro e io ero al settimo cielo e non vi nascondo che mi è scesa una lacrima ma voi non avete potuto vederla. Ero commossa perché mi è sembrato un nuovo inizio, come quando dalla neve germoglia qualcosa di verde.

Niente, si vede che ancora la primavera deve arrivare… si vede che mi devo impegnare di più. Intanto ho quasi tutti i soldi per pagare il mese di aprile. Dovrei pagare maggio, ma ancora il padrone aspetta aprile.

So che mia figlia è grande… ormai non mi ascolta più… come posso fare per farmi ascoltare. Sono una madre così terribile? Vi chiedo scusa ma io non ho il carattere per fare quello che mi avete suggerito, cioè buttarla fuori casa. Mia figlia butterebbe giù la porta di casa se cambio la serratura. Vi chiedo un consiglio meno violento. Io voglio darle l’esempio.”

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