“Buonasera, mi chiamo Davide e sono qui per farvi leggere una conversazione con la mia (ex) ragazza che è difficile da comprendere nel 2022. Mi presento: sono un ragazzo di Roma che è stato fidanzato con Ginevra per circa cinque mesi.

 

 

 

Sia io che Ginevra apparteniamo alla cosiddetta “alta borghesia” e abitiamo entrambi a Roma Nord in quartieri prevalentemente ricchi. Il padre di Ginevra è un dirigente di banca e la madre un’imprenditrice di successo.

 

 

 

 

Inoltre, il nonno di Ginevra ha lasciato in eredità alla madre un sacco di soldi. Io, invece, ho i miei che sono entrambi avvocati. Tutto ciò per dire che sia io che Ginevra non abbiamo mai avuto problemi di soldi, anzi, diciamo tutto il contrario.

 

 

 

 

Ma io e la mia famiglia, come normale che sia, abbiamo sempre trattato tutti allo stesso modo senza mai vantarci delle nostre disponibilità economiche. La famiglia di Ginevra e Ginevra stessa da quello che ho notato non fa altrettanto.

 

 

 

 

Ho notato, infatti, qualche punta di classismo nei discorsi a cena quando mi invitavano e non mi sono mai piaciuti. Ho sempre soprasseduto perché volevo bene alla mia ragazza ma francamente c’è un limite a tutto.

 

 

 

 

Ginevra e la sua famiglia hanno la tradizione di scartare i regali il 24 pomeriggio prima del cenone e quest’anno Ginevra mi ha invitato. Il giorno prima però si era lamentata del regalo che avevo fatto alla madre dicendo che era un regalo banale e che poteva essere giusto per Maria, la ragazza sudamericana che lavora in casa loro, mal celando un accenno di razzismo.

 

 

 

 

 

Così mi ha consigliato di comprare un giaccone che la madre voleva da tempo (carissimo tra l’altro), e io ho agito di conseguenza: la mattina del 24 l’ho comprato e il pomeriggio l’ho regalato alla persona giusta.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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