“Buonasera a tutti community di Spunte Blu, mi chiamo Monica e vorrei raccontarvi un episodio di pochi giorni fa che mi ha fatto infuriare. Sono la mamma di Davide, un ragazzo di 15 anni che frequenta il secondo superiore di un liceo qui a Roma.

 

 

 

 

Davide è sempre stato molto estroverso come ragazzo ma anche molto dolce e si è sempre fatto amare da tutti. Mio figlio oltre a essere molto intelligente, è molto loquace e i professori a scuola mi hanno sempre detto che va bene essere estroversi e partecipativi ma a volte dovrebbe rispettare l’insegnante che spiega.

 

 

 

 

Ed è giustissimo. Io e mio marito glielo abbiamo sempre detto e piano piano sembra stia migliorando anche se ai colloqui ci dicono che ancora deve capire alcune cose. I professori, comunque, ci hanno sempre tranquillizzato dicendoci che oltre a questo suo difetto, si è sempre comportato benissimo e non ha mai commesso cose gravi.

 

 

 

 

 

L’altro giorno, però, mi scrive per l’ennesima volta la professoressa di matematica, la quale già mi aveva convocato ben tre volte per questa problematica che ha Davide. Sono sempre andata prendendo ore di permesso e il mio datore di lavoro mi ha fatto giustamente capire che non avrebbe gradito altre uscite nell’orario di lavoro.

 

 

 

 

 

La professoressa al contrario degli altri professori è l’unica ad avermi convocato al di fuori del periodo dei colloqui. Scrivendomi ha imposto un obbligo e in pratica mi ha ricattato su una decisione significativa che avrebbe preso da lì a poco.

 

 

 

 

 

Io mi sono preoccupata perché non ne capivo la motivazione. Allorché ho chiamato mio marito (che spesso non c’è a casa per motivi di lavoro all’estero) che mi ha rivelato una cosa che non sapevo e che mi ha fatto infuriare ancor di più. A voi i commenti. Arrivederci.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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