“Un saluto caloroso a tutti i lettori. Io mi chiamo Emanuela ed oggi mi trovo dall’altra parte, sono sempre stata una lettrice accanita di tutte le storie, ma oggi sono io ad inviarne una, l’altra ragazza si chiama Elisa ed è una ragazza della mia stessa parrocchia.

Ogni volta che qui leggevo storie che riguardavano eventi spiacevoli riguardanti la religione in generale, mi battevo sempre a favore affinché si potessero sdoganare determinati concetti e preconcetti, ma purtroppo questa volta mi trovo con le spalle al muro e chiedo a voi di esprimervi e dare un vostro giudizio che possa aiutare Elisa, perché io penso di non aver fatto nulla di sbagliato. 

Era una normale domenica, e come ogni domenica sono andata a messa. Non ho mai badato troppo al mio vestiario, ed anche quel giorno ho deciso di indossare la prima cosa che mi è capitata sottomano ovvero una maglia in pizzo e un leggins, nulla di troppo appariscente a parer mio, ma così non è stato da un altro punto di vista, ovvero quello di Elisa, appunto. 

Mi sono sentita esclusa, lo ammetto, e sentirsi esclusi in un ambiente come quello fa male, soprattutto perché dovrebbe essere l’ambiente più accogliente di tutti. Non aggiungo altro perché gli screen sono chiari. Buona lettura.”

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