“Buonasera a tutti amici e lettori della pagina “Spunte Blu”, mi chiamo Francesco, sono un rappresentante e, come molti sanno, il mio lavoro ti costringe a vivere per metà del tuo tempo in macchina.  Devi viaggiare molto, fare strade molto trafficate, ma stare sempre fresco e al top della forma, quindi, non puoi presentarti con la giacca sgualcita e la cravatta storta, motivo per il quale i sedili di dietro di un rappresentante sono una succursale del suo armadio.

 

La macchina è estremamente importante e purtroppo, nella casa che ho comprato (un modesto appartamento in periferia) si deve fare a turni per il parcheggio condominiale: tre mesi l’anno un certo numero di condomini sta fuori, ma siccome non tutti hanno la macchina ho pensato di farmi affittare quello che magari restava vacante da un condomino che non aveva la macchina;

 

in particolare, due famiglie del condominio hanno sia la loro casa dove abitano sia altri appartamenti che affittano (per lo più a studenti) e quindi uno degli interni aventi diritto al parcheggio poteva comunque essere di proprietà di questi. Poco dopo aver messo dei bigliettini con il mio numero di telefono e il motivo della mia richiesta, ho ricevuto dei messaggi… strani. Dopo di ciò, ho trovato un invito su un biglietto…”

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