“È la prima volta che vi scrivo, ciao! Non so bene da dove partire perché è anche una cosa bella fresca. Che mi ha letteralmente mandato fuori di testa. E pensare che io di solito non sono un tipo ansioso… eppure l’altro giorno mentre ero al lavoro mi ritrovo nella tasca del cappotto una pillola di plastica. Sì avete capito bene.

Mi chiedo come ci sia finita lì.

Scrivo alla mia compagna per chiedere se non sia sua se non ce l’abbia messa lei… ma lei mi risponde che non l’ha mai vista prima e non sa cosa sia. Poi scopro che si apre questa pillola e dentro c’è un pezzo di carta con una scritta: -5.

Dato che la mia compagna ha un nipotino che spesso passa del tempo con noi, mi suggerisce che forse l’abbia scritto lui per giocare e l’abbia poi messo nel mio capotto…ma il giorno dopo ne trovo un’altra, in un altro posto è tutto comincia ad assumere dei contorni strani e a tratti inquietanti…

È chiaro che qualcuno voglia dirmi qualcosa, ma non ho idea né di chi sia né di cosa voglia dirmi…fino a quando non ho un’illuminazione che ha a che fare con il mio posto di lavoro…”

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