“Non sapevo che diventare madre significasse dovermi giustificare ogni giorno.

Non con gli altri, con lei.

Luciana, la madre di mio marito.

Sempre pronta a spiegarmi come si fa, a ricordarmi che “ai suoi tempi non c’erano scuse”.

Io cerco solo di sopravvivere a notti senza sonno, colpi di tosse, poppate e senso di colpa.

Non ho l’energia per litigare, ma ogni volta che mi arriva un suo messaggio mi si stringe lo stomaco.

Sempre lo stesso tono: sorridente, “solo per dire”, ma in realtà un colpo basso dopo l’altro.

L’ultima volta ha superato il limite.

Un’immagine inviata al gruppo di famiglia: “10 motivi perché non sarai una vera madre”.

Pensava fosse ironico.

Io invece mi sono sentita piccola, inutile.Come se non bastassi mai.

A volte penso che non mi abbia mai accettata.

E che questo bambino, che per me è tutto, per lei sia solo un’altra occasione per mettermi alla prova.

Mio marito mi difende sempre a costo di litigare con lei, ma io ho sempre cercato di non dire niente per quieto

vivere e non peggiorare la tensione.

Ma adesso non mi importa più di niente. Questa donna ha oltrepassato il limite.”

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