Come potevo aspettare tranquillo una risposta dopo aver saputo che erano insieme a far la finta coppietta felice in giro per la città? Semplice, non potevo.
Dopo qualche ora, d’impulso gli scrissi.

Okay, mi stava ufficialmente riempiendo di cazzate, ma ovviamente sarebbe stato troppo bello se me ne fossi accorto subito.
Come un cretino continuavo a sperare in un lieto fine e nel frattempo continuammo a vederci più e più volte, sempre nascondendoci…

Gli amici mi dicevano in continuazione che mi stava prendendo in giro e che stavo perdendo tempo. Il destino volle che una sera incontrai Teresa e, complice qualche gin tonic di troppo, vuotai il sacco: foto, conversazioni, racconti. Volle vedere tutto.
Io mi sentii subito più libero, lei si infuriò e cominciò a raccontarmi di tutte le promesse che le aveva fatto negli ultimi giorni: andare a convivere, prenotare le vacanze ad agosto ecc…

Cominciammo entrambi ad aprire gli occhi e mi giurò che lo avrebbe lasciato la sera stessa. Andò via dal locale di corsa.
Il paese per fortuna è piccolo e le voci circolano in fretta. La ragazza lo lasciò immediatamente e non volle più sentire ragioni.

Ovviamente questi soggetti non riescono a rimanere da soli.
Un paio di giorni dopo, probabilmente dopo aver capito che non c’era più niente che potesse fare per riconquistarla e dopo essersi reso conto che ormai tutto il paese sapeva della sua omosessualità, mi riscrisse.

Ed ecco che arriviamo al finale della storia, non ci sarà molto da spiegare, semplicemente ho voluto prendermi una piccola rivincita:

Mi piacerebbe concludere dicendo che adesso io e Teresa siamo diventati amici e che ho già trovato l’amore della mia vita, ma purtroppo non è così: lei e tutte le sue amiche mi odiano ancora e io sono solo come un cane.
Però ho imparato una cosa: giuro solennemente che non mi avvicinerò più ai ragazzi impegnati.